Il digiuno intermittente è sempre più adottato come strategia per migliorare il benessere psicofisico e perdere peso. Tra i suoi benefici, si parla spesso del suo potenziale boost sul focus mentale e sulle capacità cognitive.
Ma quanto c’è di vero? E ha realmente conseguenze salutari sul metabolismo? Scopriamo di più su questo piano alimentare soffermandoci soprattutto sul rapporto tra digiuno intermittente e concentrazione attraverso le evidenze scientifiche emerse negli anni.
Consiste nell’alternare periodi di digiuno con finestre temporali dedicate all’alimentazione: è più importante quando si mangia che cosa. Questi sono i metodi più comuni:
Durante i periodi di digiuno, il corpo attiva processi biologici che influenzano diversi sistemi, tra cui quello nervoso. Ma come si collega tutto questo alla concentrazione?
Durante il digiuno, il cervello subisce alcuni cambiamenti positivi, supportati da evidenze scientifiche:
Questi effetti non solo proteggono il cervello a lungo termine, ma contribuiscono a una maggiore capacità di concentrazione durante il giorno.
Diversi studi hanno analizzato questo piano alimentare, offrendo interessanti evidenze relative agli effetti sulle funzioni cognitive. Rafael de Cabo (laboratorio di gerontologia translazionale del National Institute of Aging di Baltimora) e Mark Mattson (dipartimento di neuroscienze della Johns Hopkins University) hanno realizzato una delle maggiori ricerche sul digiuno intermittente.
I risultati più importanti del loro lavoro mettono in evidenza che alimentarsi in modo intermittente favorisce un buon stato di salute delle cellule, in ogni organo. I benefici sono legati all’utilizzo del grasso come fonte energetica. In particolare sono emersi questi vantaggi:
Secondo la ricerca scientifica, i benefici del digiuno intermittente riguardano anche la prevenzione, in particolare della salute cerebrale: potrebbe avere un ruolo preventivo significativo per malattie come l’ictus cerebrale, l’Alzheimer e il Parkinson.
Nonostante i benefici, il digiuno intermittente non è adatto a tutti. È sconsigliato a bambini, adolescenti e agli anziani, alle donne in gravidanza, a chi soffre di gravi patologie e a chi è sottopeso. Chi pratica sport ad alta intensità, chi soffre di ipoglicemia o chi è in una condizione medica particolare dovrebbe consultare un medico prima di iniziare.
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